Mimmo Rocco

Giacomo Rocco in Arte Mimmo nato a Napoli il 7 settembre 1949 - scomparso il 20 gennaio 2007. 
Mimmo Rocco aveva 9 anni, era apprendista presso un laboratorio orafo in zona Orefici e usava intonare melodie mentre lavorava come incastratore di brillanti, è qui che cominciò a farsi notare da famiglia e conoscenti per le innate sue doti vocali. 

La carriera di Mimmo Rocco inizia in età ancora adolescente: era circa il 1963 quando riscosse un enorme successo, grazie alla canzone scritta da Felice Genta "Russulella" e a qualche altro fortunato "hit" (come "'Na pazziella") incise con la Vis Radio. La voce di Mimmo Rocco, definito bambino prodigio della canzone napoletana, era apprezzata ed elogiata soprattutto per la sua eleganza e la capacità di raggiungere ottave molte alte al punto che Antonio de Curtis, all’epoca ormai cieco, aveva chiesto di incontrarlo per complimentarsi. Totò, credendo si trattasse della voce di una ragazza, rimase sbigottito scoprendo che in realtà si trattava di una voce maschile.

Mimmo Rocco partecipò poi al concorso "Voci Nuove" al Teatro Italia di Napoli, vincendolo. Due anni dopo, nel 1965, prese parte al Festival di Napoli da cui seguirono numerosissime partecipazioni in trasmissioni radiofoniche, a Napoli non si parlava di altro che di questo ragazzino dalla voce d’oro. 

Mimmo Rocco, all’età di 18 anni, – dio solo sa il perché - sparì dalla scena musicale per entrare nel mondo del lavoro, prestò difatti servizio presso la Hertz in qualità di collaudatore.
Intorno alla fine degli anni '70, dopo il matrimonio con una ragazza americana, cercando di rientrare nel giro, si ripropose come cantante. L’incontro con Tony Iglio fu l’occasione che stava aspettando, infatti, Iglio gli propose di tentare il "rientro" attraverso la realizzazione di un 45 giri, sebbene molti dei discografici contattati sollevarono diverse problematiche a riguardo. Iglio riuscì, comunque, a fargli incidere alcuni pezzi e nel “circuito” si resero conto che Mimmo Rocco aveva ancora la stoffa necessaria per essere un ottimo interprete:  aveva una voce leggera, e seppur “piccolina” estremaente discografica. Era preciso e, soprattutto, intonato oltre ad essere decisamente competente riguardo la storia della canzone napoletana. Insieme a Iglio realizzò circa sei l.p.: 

"Lungo Tevere" (1984 - classico in lingua italiana cantata da diversi altri interpreti), resta probabilmente il più fortunato, vendette oltre cinquantamila copie nel giro di soli sei mesi. Seguirono altri successi come "Pagliaccio" e "Viva gli sposi", "Jamme o’ mare " e "L’ultima preghiera" (dalla quale e’ stata tratta una sceneggiata negli anni ‘60) che portarono l’artista a rappresentare la canzone napoletana in tour nazionali e internazionali. Ospite in trasmissioni e rassegne  di rilievo nazionale, ha recitato nel film "La vita per un altra volta" con Angela Luce, Carlo Croccolo e Victor Cavallo.

Negli anni ‘80 ad oggi Mimmo Rocco ha realizzato circa quindici l.p. tra cui "Bona furtuna a te”, “Lungo tevere”, “Cchiu’ me piace”,  “Bizzarro”, “Citta’ sbagliata”, “Mimmo oro Rocco”, “Napoli mia”, “Amore indelebile”, “Gocc’ e veleno”, “Cuore". 

Nel 1987, Diego Armando Maradona e la sua squadra, in occasione della festa privata presso la base Nato per la vittoria dello scudetto, scelse Mimmo Rocco per un concerto durante l’evento.

Negli ultimi anni della sua vita Mimmo Rocco si è affermato anche come autore, molti nomi noti del panorama della scena neomelodica gli affidano la direzione artistica. Una delle sue ultime apparizioni televisive è con Mario Merola nel programma Piazzetta Merola. Scompare prematuramente il 20 gennaio 2007, durante una esibizione, a causa di un arresto cardiaco.